Dopo cinque edizioni di grande successo nelle acque di Cervia, il Piada Trophy è approdato a Talamone. Trentadue barche al via in questa edizione nella west coast italiana, a causa di alcune defezioni dell’ultima ora da parte di equipaggi stranieri e del forfait di alcuni forti equipaggi spagnoli e nordici che parteciperanno al prossimo campionato europeo e per i quali due trasferte in un mese sarebbero state eccessivamente onerose tenendo conto anche dei tempi di crisi economica che stiamo vivendo. Quindi, viste queste premesse, una partecipazione soddisfacente dal punto di vista numerico e certamente di altissimo livello qualitativo.
E’ stata una versione spettacolare della regata con tre giornate di splendido sole estivo e un buon vento che hanno esaltato la bellezza della baia di Talamone.
Presenti due star internazionali della classe, il brasiliano campione del mondo in carica Alexandre Tinoco con il prodiere Gabriel Borges e l’americano due volte mondiale Augie Diaz con Kathleen Tocke.
Tinoco, detto “Amiguinho” ha dominato la serie con sei primi posti che gli hanno permesso di dedicare l’ultima giornata di regata al relax con la giovane moglie sulle splendide coste di questa parte di Toscana.
Impressionante la velocità e la conduzione di Amiguinho” e del suo prodiere tra le onde corte di Snipe Bay. Continui movimenti di corpo su ogni onda in perfetta coordinazione con le scotte in mano. Impossibile per gli altri, compreso il grande Augie Diaz, tentare di battere la coppia carioca, sempre puntuale anche nel bordeggio e autrice di ottime partenze.
Augie e Katlheen hanno regatato bene ma ho intravisto nel fortissimo velista di Miami una certa delusione per non aver potuto contrastare meglio i velisti di Rio de Janeiro. Conoscendo la sua determinazione so che lavorerà per ridurre il piccolo gap che lo separa dal campione in carica.
Al terzo posto finale il forte timoniere di Torbole Paolo Lambertenghi con a prua Christian Morelli, mai oltre il sesto posto e impressionante per regolarità.
Quarto, a un punto dal podio, l’atteso Pietro Fantoni con Marinella Gorgatto. Un po’ contratto all’inizio ma poi autore di una notevole progressione culminata con la vittoria dell’ultima prova della serie.
Quinti i Rockets, molto in palla e sempre a combattere per le prime posizioni in queste acque che ben conoscono.
Nella top ten troviamo poi nell’ordine i campioni italiani in carica Andrea Zaoli –Davide Ortelli, i giovani livornesi emergenti Francesco Granchi –Matteo Bacchi, Antonio e Alessandro Bari e poi Stefano Longhi, Francesco Rossi –Marco Rinaldi. Da citare ottimi spunti e piazzamenti parziali da parte di Milla, Prosperi, Pantano, Gemini, Prati e del sanremese Andrea Vacchino con la giovane ma esperta Erika Ferraris, autore di un primo di giornata. Sempre nel gruppo a ridosso dei primi la mitica veterana brasiliana Bibi Juetz con a prua l’atletico Felipe Sabino. Presente anche il norvegese, maestro di sportività, Jorn Haga con a prua la statunitense Michelle Morphew.
Ottimo il lavoro del comitato di regata presieduto da Tosi con regate molto ben disposte e della corretta lunghezza.
Straordinario lo sforzo dello staff del circolo vela Talmone capitanato da Alessandro Testa, senza sbavature in mare e a terra dove siamo sempre stati accolti da frutta fresca e bevande. Ottima la cena del venerdì nella incantevole cornice della sede del Circolo, caratterizzata dal solito Piada bingo con in palio vini di qualità e vele offerte dalla veleria Zaoli, sempre generosa in queste occasioni.
Con questa manifestazione Talamone conferma la sua attitudine ad organizzare regate di livello internazionale in un contesto di rara bellezza che ha rapito i velisti stranieri.
Viva Talamone e viva il Piada Trophy.
Alberto Perdisa